
Cattive abitudini aumentano i consumi energetici (ed economici) della nostra casa. Diventare soci di un'azienda responsabile del 36% di tutto l'inquinamento italiano e che vi costringe a una perdita di 1400 € l'anno? Forse no! La brutta notizia è che lo siamo già tutti: questa azienda è casa nostra. Per stare al caldo d'inverno e freschi d'estate, per seguire molte abitudini e comodità errate finiamo per bruciare, inquinando, molta più energia del necessario. La buona notizia è che è possibile cambiare senza alcuna spesa oppure fissando una quota massima di investimento per poter rendere più efficiente il sistema energetico, entrambe le soluzioni, senza rinunciare al comfort.
Occhio ai consumi. Il riscaldamento influisce per circa il 57% sulle nostre bollette, il 25% è il costo di produzione d'acqua sanitaria, l'11% l'elettricità e il 7% il gas della cucina. Conoscendo i consumi si può capire dove andare a far pesare le nostre scelte. Investimento a zero €. Il flusso dei termosifoni non deve essere ostacolato: non vanno coperti con le tende o "impacchettati" nei copritermosifoni (riducono il calore del 40%), se sono sotto le finestre isolatene il retro per impedire dispersione termica dalla direzione non necessaria per il riscaldamento dell'ambiente. Regolate la valvola di ingresso dell'acqua del termosifone per controllare l'emissione termica negli impianti centralizzati e chiudetela quando arieggiate la stanza. Far bollire l'acqua nella pentola in preparazione della cottura della pasta può rappresentare il 30% del risparmio se si usa il coperchio. Il frigorifero andrebbe scelto piccolo, ogni taglia di frigoriferi costa circa 30 € l'anno in più rispetto alla taglia più piccola, esso va riempito il più possibile per favorire l'inerzia termica degli alimenti. Disponendo la spesa prima sul tavolo e collocandola in un secondo momento nel frigorifero per velocizzare le operazioni riduce notevolmente la dispersione. Indipendentemente dal tipo di lampadine che avete è buona abitudine spolverarle. Una lampadina impolverata emette fino al 20% di luce in meno. Attenzione agli elementi che hanno la luce rossa accesa anche quando sono spenti, essa costa circa 50 € di elettricità l'anno, basta staccare la spina (o usare l'interruttore sulla ciabatta). Investimento pianificato. Il solo cambio di abitudini può influire sul risparmio del 15% sul totale dei consumi. Ma una regola d'oro è fissare periodicamente un budget di spesa che abbia lo scopo di andare a migliorare l'efficienza energetica della casa. Dotando ogni sistema di spine con una ciabatta con interruttore consente di eliminare non solo il consumo in stand-by ma anche l'assorbimento di energia dei trasformatori. Applicando valvole termostatiche ai termosifoni o pannelli riflettenti ottimizzerete la produzione di calore. Sostituite le vecchie lampadine ad incandescenza con lampadine al led quando si consumano (consumano circa il 95% in meno di quelle ad incandescenza e il 66% in meno di quelle a fluorescenza). Con un budget di investimento intorno ai 3000 € è possibile cambiare i vecchi elettrodomestici con modelli a classe energetica più alte, questo tipo di intervento va fatto tenendo conto non solo della spesa ma con particolare attenzione al costo energetico. Se si cambia caldaia meglio acquistarne una a condensazione (costa il doppio ma consuma meno grazie al recupero del calore dai fumi). L'insieme di questi accorgimenti può far salire il risparmio del 35% annuo. E' bene precisare che è possibile intervenire anche sulle finestre sostituendo i vetri normali con sistemi a doppio o triplo strato con gas inertizzante. Le spese scendono così anche del 40% dimezzando quasi i costi che gravano sui nostri portafogli.
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